è l’alba che squarcia il cielo nel petto degli amanti
come la fuga del verde che mi colora gli occhi
con la stessa diagonale
dei tuoi
dei tuoi
è una rosa
il nostro miracolo inesatto,
una ferita
e abitarmi, amore,
è insieme pianto e stupore
affondo in terra
il piede sincronico al cuore
e arrivo
spoglia affaticata e luminosa
montagna
per dirti che non vado più via
ora che mi hai messo il mare nel cielo
e mentre alzo lo sguardo
mi si apre nella gola la lingua dolcissima
degli avi navigatori